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Ora in diretta
Con immenso dolore, comunichiamo la scomparsa della nostra amatissima Presidente nazionale, Carla Nespolo. Lascia un vuoto profondissimo in tutta l’ANPI che Carla ha guidato dal novembre 2017 – prima donna Presidente – con grande sapienza, passione, intelligenza politica e culturale nel solco pieno della grande tradizione di autorevolezza ed eredità attiva dei valori e principi della Resistenza che ha contraddistinto la nostra Associazione fin dalla sua nascita. Non dimenticheremo mai il suo affetto nei confronti di tutti noi, la sua presenza continua anche negli ultimi mesi, durissimi, della malattia. Ciao comandante.
LA PRESIDENZA E LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
La cerimonia di saluto alla Presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo
Ai familiari della Presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo
Alla Presidenza e Segreteria nazionale dell’Anpi
I presidenti dei Comitati provinciali dell’Anpi delle Marche esprimono il dolore delle iscritte e degli iscritti per la scomparsa della nostra Presidente Carla Nespolo.
Ricordiamo la sua disponibilità, la sua intelligenza il suo essere stata capace di interpretare al meglio il ruolo di guida della nostra Associazione in anni non certo facili per l’affermazione dell’antifascismo, per la crescita della cultura e dei valori della Resistenza, per la memoria delle donne e degli uomini che fecero la Resistenza e che contribuirono alla conquista, al consolidamento, alla difesa e diffusione della libertà e della democrazia nel nostro paese
Una guida che non ha fatto mancare nel contesto della pandemia e soprattutto nel momento in cui affrontava le conseguenze della malattia che l’avevano colpita.
Un modo d’essere e di interpretare la responsabilità che gli era stata affidata di rappresentare le donne e gli uomini dell’Anpi che costituisce un insegnamento da non dimenticare.
Ciao Comandante
I presidenti dei comitati provinciali delle Marche
Desidero ringraziare tutti gli iscritti all’ANPI, gli attivisti, gli antifascisti che si sono generosamente impegnati nella campagna referendaria a difesa dei valori e dello spirito della Costituzione.
Ha prevalso il Sì, ma l’esito del referendum è stato ben lontano dal risultato plebiscitario che i promotori della riforma avevano immaginato, e molto distante dal voto del Parlamento, che nella quasi totalità dei suoi membri aveva votato a favore della riforma stessa.
Grazie all’impegno dell’ANPI e di una vasta parte del mondo del volontariato e dell’associazionismo, col concorso di donne e uomini della cultura, una significativa parte dell’elettorato, superiore al 30%, ha manifestato col NO il suo dissenso.
L’esito del voto referendario segnala una preoccupante sfiducia verso l’istituzione parlamentare, ma rivela anche un’ampia area di opposizione ad ogni deriva populista e di consapevolezza dei guasti causati da questa riforma che si inscrive nel progressivo declino degli istituti di democrazia rappresentativa a cui stiamo assistendo da anni.
Si apre oggi una nuova fase in cui occorrerà contrastare gli effetti negativi del taglio dei parlamentari.
Urge una nuova legge elettorale, che dovrà garantire la libera scelta da parte degli elettori e la tutela della rappresentanza, con particolare riferimento alle opposizioni, alle donne, alle minoranze linguistiche e territoriali in generale. Saranno poi necessarie modifiche alle norme che regolano i fondamentali istituti democratici, a cominciare dall’elezione del Presidente della Repubblica, e la vita stessa delle Camere.
L’ANPI era, è e resterà sempre attiva nella difesa della Repubblica antifascista e nell’impegno per la piena attuazione della sua Costituzione.
Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI
22 settembre 2020